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Brexit, dopo il divorzio Londra vuole puntare sugli Ogm

Il ministro all'Ambiente Gove: la manipolazione genetica ci permette di dare una mano a madre natura. Miglioreremo la produttività in modo sostenibile”

FRANCESCO DEL BO/ANSA

Quando la Brexit diventerà effettiva il Regno Unito potrebbe utilizzare in maniera molto più massiccia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura. Lo ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Michael Gove, descrivendo come un'opportunità la fine del divieto di cibi geneticamente modificati imposto finora automaticamente dall'Ue. "La manipolazione genetica ci permette di dare una mano a madre natura", sostiene il ministro conservatore, esponente euroscettico convinto nella compagine di Theresa May, parlando all'associazione Country Land and Business di tecnologie che permetteranno di aumentare la resa di raccolti e allevamenti nonché la resistenza alle malattie, riducendo la dipendenza dai pesticidi e consentendo di affrontare meglio gli effetti del cambiamento climatico. "Anche se ci sono singole lobby che hanno espresso preoccupazioni legittime, assicureremo strumenti scientifici di questo tipo per quanti vogliono migliorare la produttività in modo sostenibile", ha promesso Gove.


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